venerdì 22 maggio 2009

In missione per conto di Dio

La chiesa partecipa alla missione di Cristo.
La missione di Cristo nel mondo non si è conclusa con la sua morte e risurrezione.

Attraverso il dono dello Spirito Santo, la storia di Gesù diventa l’evangelo della chiesa per il mondo (Moltman). La natura stessa della chiesa è determinata dall’evento della sua nascita a Pentecoste, cioè è determinata dalla sua origine nello Spirito
Se il grande mandato (Matteo 19:28) dà le istruzioni per la missione, Pentecoste ne dà la potenza.

La missione non è un optional, ma è la natura stessa della chiesa. «I cristiani non sono i consumatori finali del vangelo» (McLaren), esso è lo strumento escatologico con cui Dio attua il proprio disegno nel mondo, e la chiesa ne è una funzione.

La chiesa deve avere chiara la consapevolezza di avere una missione nel mondo. Se è vero che essa è messa a parte, lo è per poi incarnarsi nel mondo attraverso la sua missione. La chiesa pertanto è amica del mondo.
La chiesa che conosce il mondo attraverso la missione, lo conosce, lo vede e lo riconosce così come è stato voluto da Dio, anche se si è allontanato dal suo proposito divino. La missione scaturice dallo stesso amore che ha avuto Dio per il mondo (Giovanni 3:16) e dallo stesso spirito di sacrificio.

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