giovedì 26 settembre 2013

"L'uomo insensato non conosce e lo stolto non intende questo: che gli empi germogliano come l'erba e tutti i malfattori fioriscono per essere distrutti in eterno.” (Salmo 92:7-8)

Inevitabilmente, ogni mattina, il nostro sguardo si dirige ai media. I loro microfoni segnalano nuovi casi di corruzione e annunciano cattive notizie per gli impoveriti.  Il giornalismo investigativo è molto agitato negli ultimi tempi. Siamo stanchi, sfiniti di ascoltare costantemente lo stesso ritornello. Inoltre, di questi tempi l’economia reale non si muove in positivo. I cittadini non vedono nessun bocciolo verde nella loro economia familiare.
Dio, questa è una tragedia! In quale luogo lontano è fuggita la speranza! Sembra che gli unici a sbocciare come l’erba siano i malvagi. Sempre ben accompagnati da certe politiche che annaffiano in modo proficuo i loro giardini. In quale luogo lontano è fuggita la speranza!
All’istante, la Parola di Dio si è fatta strada nella mia anima. Mi ha liberato dall’insensatezza e mi ha fatto recuperare il senno. La speranza ha chiamato alla mia porta per dirmi che devo guardare oltre la prosperità dei malfattori e intravedere il mondo nuovo che viene, in cui i protagonisti saranno altri. Nel mondo che viene non rimarrà traccia di coloro che insudiciano la terra.
Signore, dammi la forza del bufalo per poter sopportare l’infame realtà che mi circonda. So che arriverà il giorno in cui i “miei occhi vedranno cadere questo modello di società e sperimenteranno la resurrezione del regno del Messia Gesù. In questo regno, il giusto fiorirà come la palma, crescerà come un cedro del Libano; piantato nella casa del Signore, sboccerà nei cortili del nostro Dio. Perfino nella vecchiaia daranno il loro frutto, si manterranno fecondi e frondosi, per annunciare che il Signore è giusto, Egli è il mio e il nostro rifugio, e non vi è malvagità in Lui” (Salmo 92:12-16)

Nel frattempo, e con la forza che Tu mi e ci concedi, desideriamo continuare a lasciare tracce di speranza attraverso gli spazi di vita che, insieme ai fratelli e alle sorelle, stiamo creando nel ventre stesso dell’Impero. Soli Deo Gloria
Ignacio Simal Camps
(trad. Patrizia Tortora)