lunedì 26 ottobre 2009

La missione cristiana nella società postmoderna (Mark Ord)

Fra il 5 e il 9 ottobre si è tenuto il primo Baptist Theological Colloquium of Rome presso i locali della chiesa Battista di Teatro Valle. L'iniziativa, promossa dall'UCEBI e la Lott Carey Mission Convention negli Stati Uniti, ha portato teologi e pastori nord-americani, canadesi e italiani insieme per una settimana di discussioni e confronto sul tema: “La Missione della Chiesa in una Società Secolarizzata”. Questi momenti di dialogo sono stati abbinati a visite a luoghi di importanza storica per le chiese cristiane, come ad esempio l'itinerario di San Paolo a Roma e ai Musei del Vaticano.

La discussione e riflessione sono state alimentate dalla presentazione di quattro relazioni. “La Missione Cristiana nella Cultura Postmoderna” presentata dal pastore Italo Benedetti, ha descritto le sfide che le chiese affrontano mentre la società cambia da una paradigma moderno a quello post-moderno. In questo spostamento culturale la gente affronta le questioni di conoscenza e autorità secondo criteri non più di logica e razionalità, ma di una pluralità di narrative ed esperienze. Italo Benedetti ha poi descritto una chiesa emergente, meno preoccupata di struttura e appartenenza e più interessata di questioni di formazione spirituale e umana e la missione di Dio nel mondo.

La professoressa Joyce Bellous della McMaster University in Ontario, Canada ha parlato sulla “Missione in una Età Spirituale”. È partita dalla convinzione che tutte le persone sono spirituali e ha affermato che le chiese, a livello di cura pastorale e missione, farebbero bene ad essere più attente alle diversità di stili o linguaggi spirituali che caratterizzano le persone. La dott. Bellous ha identificato quattro stili, come quelli centrati sulla parola, sull'emozione, sul simbolico e sull'azione e ha sviluppato una risorsa per evidenziare le varie espressioni di spiritualità, mirata ad aiutare le comunità a diventare più alfabetizzate nei vari linguaggi spirituali e quindi più in grado di affrontare e risolvere i conflitti.

Il dott. Douglas Summers ha descritto una gamma di problematiche etiche che si presentano oggi mentre i progressi scientifici e tecnologici e le nuove configurazioni di rapporti umani e le nuove espressioni di sessualità offrono nuove possibilità per la vita e allo stesso tempo sollevano nuovi dilemmi. Nella sua relazione “Etica: la Ricerca della Vita”, ha discusso la tensione tra aderire a principi solidi ed essere comunità che esprimono la compassione di Dio; concludendo che le chiese, nell'affrontare le questioni etiche, si rapportano con persone in situazione di sofferenza e che quindi la priorità delle chiese dovrebbe essere quella di manifestare l’aperta misericordia di Dio.

Il pastore Massimo Aprile nell'ultima relazione intitolata; “il Vangelo per la Nuova Generazione”, ha commentato l'impatto che le nuove tecnologie e i cambiamenti nel vissuto famigliare hanno sui giovani di oggi, notando che questi hanno spesso un percorso di vita più complesso rispetto alle generazioni precedenti. Ha descritto una gioventù caratterizzata da relativismo culturale, nichilismo, e la ricerca di identità in un contesto pluralistico in cui il sé viene sperimentato come frammentato piuttosto che come un centro unificato. Ha affermato il bisogno di stabilire relazioni con i giovani piuttosto che semplicemente tentare di offrire programmi; e la necessità di articolare la fede in una maniera che lasci spazio per le incertezze quando parla di impegni che coinvolgono tutta la vita.

Le differenze culturali e a volte teologiche, insieme alle sorprendenti somiglianze delle problematiche affrontate in contesti che variavano da Texas a Torino passando per la multi-culturalità di Toronto, la grintosa realtà urbana di Baltimora e una serie di contesti italiani, hanno contribuito ad una serie di discussioni vivaci e molto stimolanti. Molti pregiudizi sono stati abbattuti, amicizie costruite e un dialogo che ammetteva punti di vista a volte molto diversi e poi sorprendentemente molto simili. Ovviamente, nessuno dei problemi affrontati nelle relazioni e nelle discussioni è stato risolto; le tensioni e le problematiche delle società e delle chiese rappresentate non permettono di facili risoluzioni. Lo scambio di idee, di esperienze, di strategie e anche di indirizzi e-mail, però, significa che si affrontano in modo diverso, chissà se più creativo e con un po' più speranza ed energia.

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